SANTA MARINELLA – Dopo aver subito per mesi gli attacchi portati da una parte della sinistra e dal comitato dei senza casa, il sindaco Tidei, esterna il suo pensiero con una lettera inviata ai cittadini tramite i social. “Ormai sta diventando una farsa – dice il primo cittadino - qualsiasi cosa fa questa amministrazione arriva il coro dei lamenti del quartetto Cetra della Perla, cioè Calistri, Casella, Fiorucci e Settanni. Prima, tutto il giorno con i lamenti per i referendum dicendo ha paura, ce li nega, poi quando vengono indetti affermano "troppo presto, era meglio aspettare la fine della pandemia” o del freddo o del caldo o di qualsiasi altra cosa, perché, la verità è che una volta svolti, il giocherello sarà finito e nella loro pochezza di idee altro non hanno”. Tidei poi tira in ballo i dirigenti del Comitato cittadino dei senza casa. “Sulle case ai senza tetto? – si chiede il sindaco - altre offese quotidiane ed attacchi al sindaco chiamato Pinocchio o all'assessore ai Servizi sociali soprannominato Pierbugia e poi, siccome con la 167 facciamo delle abitazioni a prezzo agevolato, arriva una interrogazione al consiglio regionale un degno collega di Settanni, che come lui in nome della coerenza ha tradito il voto del Movimento 5 Stelle lasciando il simbolo, tenendosi la carica e relativo stipendio, che scrive che “non serve aumentare la disponibilità di alloggi a prezzo calmierato, anche vista l'efficace iniziativa di Ater, in grado di soddisfare il fabbisogno di edilizia residenziale pubblica. Sono 60 anni che non si costruisce un alloggio popolare, se il fabbisogno di case popolari è soddisfatto, non vedo proprio il motivo a fondamento di un insediamento che rischia di esulare dagli effettivi bisogni della comunità locale, e allora c'è bisogno o no delle case? “Il fatto è che il problema non è l'azione, ma chi la svolge, ovvero Tidei. Ultima perla di questi paladini dei beni comuni, è l'attacco al sottoscritto, colpevole di aver messo in campo un'azione che riporterà il Porticciolo nella disponibilità del Comune.

Riporterà, vero, perché il Consiglio di Stato ci darà pienamente ragione, in quanto non è possibile assistere passivamente al fatto che un imprenditore che doveva gestire il porto in cambio del raddoppio di posti barca, dopo 26 anni non abbia fatto nulla, anzi, come per le imposte non riscosse, sono in corso altri contenziosi, oltre a ghettizzare i pescatori locali”. Tidei, passa poi all’attacco della lista civica Il Paese che Vorrei. “Questa lista – chiede il sindaco – che esiste dal 2013, che cosa ha mai detto nei secondi cinque anni dell’amministrazione Bacheca? Vi ricordate qualcosa per il campo sportivo devastato? Per le scuole che crollavano? Per la piscina in rovina? Per il Palazzetto dello Sport inagibile? Per i conti disastrati? Ora scrivono su tutti i social, ma dove erano quando i privati usavano i campi sportivi come parcheggi? Quando siamo andati su Rai 3, come esempio di degrado dell'edilizia scolastica? Dove erano questi soldati dell'ecologia quando venivano tagliati tutti i pini sull'A
urelia, dall’ufficio postale alla scuola elementare su entrambi i lati? Non mi ricordo di nessuno di loro si sia legato ai tronchi. Nei fatti, è la loro ipocrisia. Il paese che vorrebbero era quello, magari da utilizzare come argomento di chiacchiera sulla terrazza di qualche attico di caccia e riserva col prosecchino biologico di un contadino toscano amico loro o dai giardini di qualche villa del Belvedere in attesa di un nuovo condono. Ma quello non è il paese che vogliamo noi, e che non vuole la grandissima maggioranza dei cittadini che mi scrive in privato per ringraziarmi e per esortarmi a continuare così”. “Persone contente che hanno finalmente un campo sportivo – conclude Tidei - delle scuole dignitose, il palazzetto dello sport utilizzabile e con tante strade in corso di asfaltatura. Quella è la gente che ancora mi dà lo stimolo per continuare a lavorare ogni giorno a mettere un nuovo tassello della nuova Santa Marinella, il paese che vogliamo e che vuole chi la ama”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA