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In un contesto economico sempre più depresso, le politiche sociali rivestono un ruolo di primaria importanza per assicurare un minimo di benessere alle fasce disagiate della popolazione. Tematiche delicate con cui da fine settembre dello scorso anno si confronta l’assessore comunale alle Politiche sociali Rosanna Giliberto. Su alcune di queste situazioni la nostra testata ha chiesto lumi alla diretta interessata. Iniziando dalla vicenda delle rette per gli asili nido che ha visto l’amministrazione Frontini preferire la strada dell’erogazione diretta di contributi alle famiglie invece di quella preesistente con le convenzioni stipulate con le strutture accreditate. Una scelta, avvenuta con la precedente titolare del settore, che Giliberto difende e spiega: «I contributi diretti permettono di ampliare, così come invita a fare sia il ministero che la Regione Lazio, la platea del numero di posti nido disponibile riuscendo quindi a dare un supporto contributivo maggiore alle famiglie, il cui numero da quando abbiamo iniziato è passato da 108 a 302. Penso sia un valore importante». Sollecitata sul fatto che però la Regione eroga contributi in materia solamente a fronte di convenzioni, l’assessora replica: «Sì, la Pisana eroga contributi in una quota parte che è massimo del 25% solo per quelli comunali. Però il contemperare le due esigenze ci porta a dire che possiamo investire come Comune anche con le risorse ministeriali, perché c’è una parte che arriva dal ministero su queste politiche. I fondi regionali possono servire però c'è una contemperazione di vantaggi e di risorse. E la decisione è presa in base alla valutazione dei due aspetti». Tiene quindi a rimarcare che «il contributo del Comune alle famiglie arriva sempre e anche in modo puntuale» rispondendo a chi aveva lamentato ritardi che mettevano in difficoltà proprio i nuclei familiari che godono di tale beneficio. Difficoltà che, con la nuova modalità, avrebbero interessato anche le strutture convenzionate.
Secondo l’assessore Giliberto invece «questa nuova modalità ha permesso di ampliare il parterre dei nidi che possono accedere a un servizio perché è legato alla scelta della famiglia, non ho ricevuto alcuna lamentela in merito». Ampliando il discorso su quelle che sono le richieste più pressanti che provengono dai cittadini, osserva che «in questo momento sono quelle abitative, legate alla casa e al supporto. Tant’è che abbiamo “plaudito” all’arrivo finalmente del contributo affitti da parte della Regione perché è un’esigenza che molte famiglie hanno. In questo momento ritengo sia l’emergenza più importante su cui dobbiamo capire come poter andare avanti». Per quanto riguarda poi le fragilità intese in senso più ampio «sono diverse e abbiamo portato avanti interventi importanti. Basti considerare che tutto il bilancio 2025 è stato finalizzato all’assistenza scolastica e quindi all’aumentare i fondi in tal senso e al supporto alle fragilità e alle case famiglia. Direi che sono tre macroaree che coprono una buona parte. Abbiamo iniziato un bellissimo rapporto con le associazioni del Terzo settore attraverso anche i tavoli del piano di zona, che sono tavoli distrettuali, per fare in modo di avviare un rapporto concertato su individuazione dei bisogni su cui poter puntare a livello di distretto». Pressante l’emergenza abitativa ma anche quella di tipo economico.
«L’intento mio personale ma di tutta l’amministrazione è quello di fare riconoscere nell’assessorato un luogo non solo di assistenza ma di ascolto dei bisogni e di individuazione di percorsi e soluzioni comuni. E quello che vorrei fare è proprio riuscire in poco tempo a rendere l’assessorato un luogo in cui il cittadino viene e non deve attendere solo come assistenza ma per costruire percorsi finalizzati al supporto delle persone» conclude Rosanna Giliberto.