Spdc, non un un nuovo reparto ma la costruzione di una struttura appositamente dedicata. È il futuro del servizio psichiatrico di diagnosi e cura presso il polo ospedaliero Santa Rosa delineato dalla Asl viterbese. Un futuro abbastanza prossimo visto che per l’intervento, finanziato dalla Regione con oltre 3 milioni di euro, è stato avviato l'iter autorizzativo. Tra gli enti, chiamati a esprimersi per i rispettivi ambiti di competenza, anche il Comune di Viterbo che dovrà fornire il parere sul vincolo idrogeologico.
Il nuovo blocco sarà realizzato su un’area di circa 2000 metri quadri nei pressi del nosocomio.
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura circolare, di circa 770 metri quadrati su un unico piano, in cui troveranno posto otto stanze doppie con servizi igienici per i degenti, due locali per day hospital e medicheria, le sale colloqui e di attesa per i visitatori, una sala soggiorno per il relax, una stanza per la riabilitazione psichiatrica e gli spazi riservati al personale sanitario. Oltre all’edificio è prevista anche una zona esterna in cui i pazienti potranno svolgere attività collettive e terapeutiche come esercizi fisici e giardinaggio.
Con la realizzazione del progetto, il servizio psichiatrico potrà disporre di una sede adeguata e dedicata dopo le traversie vissute nel periodo della pandemia quando il reparto venne trasferito temporaneamente nel presidio di Montefiascone, dove aveva a disposizione solo quattro posti letto, per fare spazio a quello delle malattie infettive. L’obiettivo del nuovo Spdc, secondo gli intenti della nuova dirigenza Asl, è quello di integrare le esigenze sanitarie e di sicurezza “con le caratteristiche tipiche di una residenza” tramite la creazione di spazi conformi ai principi di ergonomia e funzionalità.
Secondo il cronoprogramma del progetto, una volta pervenuti tutti i pareri dei vari enti e concluso l’iter autorizzativo, i tempi dei lavori per la costruzione dell’opera sono stimati in circa 13 mesi.