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Tra i capoluoghi di provincia italiani Viterbo è uno di quelli in cui si fanno meno multe in assoluto. E’ questo l’esito dello studio effettuato da Il Sole 24 ore che ha elaborato i dati di Siope, il sistema informativo sulle operazioni degli Enti pubblici del ministero dell’Economia, che raccoglie quotidianamente le informazioni su incassi e pagamenti delle amministrazioni pubbliche sfruttando la rete telematica che connette il sistema bancario e la Banca d’Italia. Viterbo è tra le città capoluogo meno tartassate d’Italia nel 2023 con circa 200 mila euro di introiti derivanti da contravvenzioni al codice della strada e la media di appena 3,3 euro per abitante. In termini percentuali c’è stato un calo addirittura del 36,6% di ricavi da sanzioni amministrative tra il 2023 ed il 2022.
Se il dato si confronta con il livello di incidenza delle auto rispetto alla popolazione, certamente questi numeri possono apparentemente sembrare incredibili. Viterbo è in fondo alla graduatoria nazionale con gli stessi livelli di Cosenza, Carbonia ed Enna, mentre meno soldi ancora nelle casse comunali sono andati ai Comuni di Vibo Valentia (quasi zero euro), Pesaro e Isernia (100 mila euro).
Nel Lazio spicca Roma che è seconda in Italia per volume globale di multe incassate per un totale di 106,7 milioni di euro (38,8 euro per abitante). Segue Rieti (6,9 milioni di euro); Latina (1,4); Frosinone (600 mila euro) e, appunto, Viterbo (200 mila euro). Nel Lazio c’è il “caso” Rieti che ha la media di circa 151,2 euro di multe pro-capite che la fanno la seconda città capoluogo più tartassata in Italia.
Nel 2023 sono state elevate multe pari a un miliardo e 535 milioni di euro con l’aumento del 6,4% sul 2022 e del 23,7% sul 2019. Milano è la città in testa con introiti assoluti da contravvenzioni pari a 145,9 milioni di euro, quindi Roma (106,7); Firenze (71,8); Torino (54,6); Genova (35,3); Bologna (31,6); Napoli (22,1); Padova (21,3); Verona (21,3) e Palermo (16,1). Nella graduatoria pro-capite è prima Firenze con la media di 198,6 euro di contravvenzioni per abitante, quindi Rieti e Siena (133,5 euro). Il caso di Viterbo è praticamente opposto a Rieti con sanzioni a livelli residuali rispetto al resto d’Italia. Ben l’84,3% del totale delle sanzioni sono state elevate nell’area Centro-nord del Paese e colpiscono principalmente le città capoluogo medio-piccole con aumento di circa il 50% degli introiti delle sanzioni amministrative. Il 15,7% di Sud ed Isole non segue il trend degli abitanti che rappresentano il 34,5% degli Italiani.
“Quando le dimensioni del Comune crescono i numeri diventano meno vivaci, e il confronto quadriennale indica un +27,3% fra 60mila e 250mila abitanti e una sostanziale stasi (+3,3% fra 2019 e 2023) nelle città maggiori, che quindi non hanno tenuto nemmeno il ritmo dei prezzi”: così nella sua analisi Il Sole 24 Ore. Nel Lazio oltre a Rieti c’è da segnalare Roma per il tutor posizionato nella galleria Giovanni XXIII che ha portato le multe a 154 mila unità totali che sono superiori alle 107 mila di tutti gli altri autovelox romani contemporaneamente, Mentre da record è il Comune di Colle Santa Lucia che, mediante l’autovelox posto sul Passo di Giau sulle Dolomiti Ampezzane, ha incassato nel 2023 oltre 747 mila euro pari a 2.159 euro pro-capite. A Viterbo tale media è di 3,3 euro.