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«L’aumento degli infortuni del 36% nella Tuscia e la percentuale di tumori che supera il dato nazionale per quanto riguarda le malattie professionali sono dati allarmanti su cui bisogna assolutamente riflettere e intervenire». A dichiararlo è il segretario generale della Uil di Viterbo Giancarlo Turchetti a seguito della pubblicazione del report Spresal-Asl sugli infortuni sul lavoro nella Tuscia. «Un territorio, quello della Tuscia – prosegue Turchetti – che dall’inizio del 2024 ha già visto tre morti sul posto di lavoro. Morti che si vanno ad aggiungere alla strage continua di morti sul lavoro su cui il governo Meloni fa ben poco. I sindacati – aggiunge – in particolar modo la Uil, hanno chiesto interventi cui non è stato dato seguito. Servono maggiori controlli e sanzioni più dure. Serve che, chi manomette i macchinari, pagi in prima persona. Serve l’introduzione dell’omicidio sul lavoro, così come che le aziende che non rispettano le normative sulla sicurezza non partecipino più ai bandi pubblici».