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SANTA MARINELLA – L’associazione Mare Libero ha organizzato per domani alcuni banchetti in 13 località balneari italiane, contro la privatizzazione delle spiagge. “Nonostante i ripetuti richiami dell’Unione Europea – dice il coordinatore nazionale di Mare Libero Roberto Biagini - il Governo continua a sostenere i privilegi del comparto balneare, continuando a legittimare un regime di privatizzazione di fatto delle spiagge, dove le concessioni si sono tramandate di padre in figlio, praticamente da sempre. La Bolkestein non è la soluzione perfetta, perché non mette in discussione l’approccio prevalente in materia di demanio marittimo quello secondo cui il mare e le spiagge sarebbero risorse economiche da sfruttare e non da condividere con tutta la comunità. Si permette ancora la cementificazione delle coste e delle stesse spiagge, mettendo in serio pericolo l'esistenza degli arenili in una porzione sempre crescente del litorale italiano”. La risposta all’associazione, arriva dal presidente del Sib di Santa Marinella Rosetta Righetto. “Esprimo il mio dissenso verso questa manifestazione – dice la sindacalista – ma per contrastare queste iniziative e soprattutto le due leggi fatte dal precedente governo Draghi che si è rifatto di una decisione della Corte Costituzionale che bocciava il rinnovo delle concessioni, senza passare però dal Parlamento, come sindacato siamo ricorsi alla Corte di Cassazione che il 24 ottobre emetterà la sentenza. Ovviamente, se la sentenza sarà favorevole, il problema è da ritenere risolto. Noi abbiamo fatto una gara di appalto regolare con il Comune e grazie alla proroga decennale, siamo più tutelati, ma in Italia ci sono 36 mila aziende e che senso avrebbe togliere i gestori attuali per metterne altri che potrebbero far perdere posti di lavoro? Noi non siamo usurpatori di queste strutture, siamo grandi lavoratori ed i nostri nonni hanno investito dal niente e creato un modello di vita, un modo di fare turismo. Noi paghiamo regolarmente il canone demaniale, il costo di due bagnini obbligatori che mettono a repentaglio la loro vita per salvare i bagnanti. Per poter lavorare noi dobbiamo investire e migliorare le strutture, fortunatamente questo governo sta tentando di mettere ordine agli errori fatti dal governo Draghi”.
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