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CERVETERI – Ora i tempi rischiano di slittare ulteriormente sulla riapertura di via di Ceri, strada interessata da una frana il 3 ottobre e chiusa da quel giorno. Se n’è parlato in aula consiliare nei giorni scorsi con la mozione presentata nel Question Time dall’opposizione. Di risposte però la sindaca non ne ha date, anche perché il comune di Cerveteri attende con ansia la relazione della Regione Lazio che ha effettuato un sopralluogo nell’area interessata dallo smottamento. «Dalla caduta dei massi e dal conseguente blocco della circolazione stradale in via di Ceri – è l’intervento di Luigino Bucchi, consigliere comunale di minoranza – siamo costretti ad evidenziare i tanti disagi per chi deve arrivare al borgo antico o nei frantoi oleari. I conducenti sono costretti ad allungare il percorso percorrendo via Fucecchio e via San Sebastiano che stanno diventando sempre più sconnesse e pericolose per il passaggio di mezzi pesanti e autobus». Un quesito tira l’altro. «Non sappiamo – aggiunge - chi deve provvedere alla messa in sicurezza del costone tufaceo, quali iniziative ha messo in campo questa giunta comunale per mettere fine ai disagi dei cittadini, delle attività commerciali e ricettive e quando si procederà alla manutenzione delle strade alternative». La sindaca risponde. «Purtroppo la nostra amministrazione – ribadisce Elena Gubetti – non può procedere direttamente con fondi propri in quanto la rupe tufacea è di proprietà privata. Auspichiamo una soluzione quanto più rapida possibile e abbiamo scritto alla Regione affinché venga approvato un provvedimento di massima urgenza reperendo delle cifre importanti per dissesto idrogeologico. Stiamo attendendo l’esito della relazione con annessa documentazione fotografica che dovrà essere sottoposta prima agli uffici competenti e, si spera, molto presto anche alla giunta regionale».
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