Ieri mattina presto in Corso Italia, sono comparsi gli operai del servizio urbano del Comune che, sotto gli occhi incuriositi dei viterbesi, hanno iniziato ad installare dei nuovi cartelli di sosta vietata.

Una nuova segnaletica varata dalla giunta Frontini che prevede l’apposizione di una decina di segnali stradali di divieto di sosta perenne, sull’intero tracciato della via.

I nuovi pannelli di divieto (0-24)andranno a sostituire quelli vecchi che prevedevano il divieto di sosta solamente dalle 8 del mattino fino alle 20.

Fin qui nulla di strano anzi , qualcuno stanco di vedere la sera decine di macchine “accatastate “davanti le vetrine e i portoni del Corso, sicuramente avrà gioito vedendo gli operai al lavoro.

Ma come in tutte le cose anche in questo caso c’è il proverbiale rovescio della medaglia che, nel caso specifico, riguarda i residenti che a questo punto non sanno più dove parcheggiare la propria macchina. Ovviamente è decisamente brutto (oltre che illegale) lasciare il proprio veicolo posteggiato lungo il Corso ma, va detto, che una notevole attenuante di questo comportamento sta nel fatto che ormai di parcheggi dedicati solo ai residenti se ne trovano pochini.

In questo caso i più vicini sono solo quelli di piazza del Teatro e quello di piazza Dante che sono praticamente quasi inutilizzabili dai residenti perché presi d’assalto di giorno da quelli che li utilizzano per fare commissioni in centro e di notte da quelli che frequentano i locali della zona.

Tutto questo succede perché nel centro di Viterbo non esistono stalli dedicati 24 ore su 24 a chi ci abita; infatti, entrambi i parcheggi sono a sosta libera per tutti dopo le venti e nei giorni festivi, questa particolarità ovviamente genera una grande difficoltà, specialmente nei fine settimana, per i residenti che vogliono lasciare la macchina.

La prova empirica di questa tesi è semplice da fare: basta farsi un giretto per il centro di sabato sera, e divertirsi a contare quante macchine con il bollino residenti, sono posteggiate negli stalli rispetto alle altre.

Va da sé che le strisce blu proprio in forza del “tana libera tutti” che si scatena dopo le 20, diventano i posti preferiti di tutti quelli che in centro ci vengono per farsi i fatti loro.

La situazione prevedibilmente peggiorerà nel periodo estivo quando quelli che volendo passeggiare in centro, non potendo passare con la macchina per via dell’orario di chiusura estivo, probabilmente prenderanno d’assalto proprio i parcheggi di piazza Verdi e piazza Dante.

Insomma continuando di questo passo la situazione si ribalterà con i residenti costretti lasciare la macchina al Sacrario e i frequentatori abituali che allegramente continueranno a lasciarla in ogni dove, in barba a chi in centro ci vive è ha diritto di posteggiare il proprio veicolo.