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Ennesima aggressione in carcere ma questa volta la vittima è un detenuto. Si tratta di un uomo intorno ai trent’anni che venerdì è stato circondato da un gruppo di almeno tre detenuti ed è pestato tanto da finire in ospedale in codice rosso.
L’uomo avrebbe riportato la rottura delle costole e ferite alla testa e in gran parte del corpo con tagli al collo e sul torace.
Le motivazioni dell’aggressione al momento sono sconosciute.
«Dopo le vili aggressioni nei confronti del personale di polizia penitenziaria in 16 casi nei soli due mesi del 2023 - scrive l’Uspp Lazio - registriamo anche aggressioni di detenuti nei confronti di altri come accaduto ieri a Viterbo, dove un detenuto è stato inviato in codice rosso dopo essere stato fortemente colpito da altri detenuti. Forse per un regolamento di conti per i tanti traffici interni oppure su mandato esterno di qualcuno che voleva lanciare un messaggio chiaro? Non lo sappiamo ma sicuramente questo ulteriore atto dimostra che le nostre carceri nel Lazio sono in mano alle bande di delinquenti, di contro la polizia penitenziaria sempre di meno nell’organico previsto (25%) non può intervenire per le difficoltà anche di carattere operativo non risolte dall’amministrazione penitenziaria».
La sigla sindacala avverte che: «se non si interviene urgentemente rispetto alla situazione gravissima nell’ordine e sicurezza delle nostre carceri, tutto il lavoro che si cerca di fare con le risorse ridotte ai minimi termini sarà inutile, serve con urgenza la messa in sicurezza e ripristino della legalità».
Intanto per domani a Viterbo è prevista una manifestazione in piazza del Plebiscito sotto la Prefettura.