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CERVETERI - Anche nella città etrusca si parla di "Dopo di Noi", i progetti dedicati ai diversamente abili che prevedono un aiuto concreto nei loro confronti dopo che i loro genitori non ci saranno più. «In seguito alla conferenza di servizi tenutasi questa mattina (ieri, ndr) stiamo avviando l'iter per l'acquisizione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata con l'obiettivo di destinarlo a finalità di rilevante valore sociale», ha spiegato il sindaco Elena Gubetti. Obiettivo del progetto: realizzare - come illustrato dal primo cittadino - una residenza assistita rivolta a persone vulnerabili e con disabilità promuovendo percorsi di autonomia e inclusione sociale, in linea con quanto previsto dalla legge 112/2016 sul “Dopo di Noi”. «Si tratta di un servizio ad oggi assente nel nostro territorio, il cui sviluppo sarà affidato a un soggetto del Terzo Settore individuato attraverso apposito avviso pubblico. Il progetto vuole favorire la collaborazione attiva degli enti del Terzo Settore, che saranno protagonisti nella creazione e nella gestione di questa nuova forma di residenzialità. Un passo concreto verso una comunità più inclusiva e solidale».
A LADISPOLI
Anche il primo cittadino ladispolano Alessandro Grando aveva annunciato l'avvio delle pratiche per la realizzazione del "Dopo di Noi". In questo caso però la struttura dove realizzare il progetto non esisterebbe ancora ma dovrebbe essere realizzata su un terreno individuato dal Comune (che deve essere ancora acquisito a patrimonio) da Piazza Grande, la società realizzatrice del centro commerciale al km 38 della statale Aurelia utilizzando il contributo straordinario di 950 mila euro che avrebbe dovuto versare nelle casse comunali una volta ottenuto il permesso a costruire. Vicenda questa che aveva scatenato, nei giorni scorsi, i malumori tra i membri di opposizione che avevano puntato il dito contro l'amministrazione comunale per il suo modus operandi.
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