CIVITAVECCHIA – «Non ci riteniamo affatto soddisfatti dell’esito dell’incontro che si è svolto tra il Sindaco ed ACEA. I nostri dubbi, le nostre richieste circa specifiche richieste sulla fatturazione non sembrano infatti essere state prese nella giusta considerazione». Lo dice Vittorio Petrelli, che scrive una lettera a Sindaco e Acea a nome dei firmatari della petizione. «Sostenere - dice - che nell’ultima bolletta (per molti divenuta anche la penultima visto che nel frattempo, ne è sopraggiunta un’altra a conguaglio, un fatto questo mai verificatosi in precedenza, con scadenza il prossimo 4 settembre) è stato applicato un adeguamento delle tariffe rispetto a quelle praticate sino a oggi, un adeguamento normale per utenti di altri comuni dell’ambito ACEA ATO2, è un’affermazione superficiale. Ai cittadini era dovuta una spiegazione di cosa veniva fatturato e perché. Di punto in bianco ci siamo visti recapitare bollette, i cui importi sono quasi triplicati, senza che ci fosse alcuna spiegazione o motivazione nel documento, abbiamo constatato, comparandola con la precedente bolletta, che, per alcuni voci, lo stesso periodo di fatturazione, è presente in ambedue le fatture con gli stessi importi di costo unitario e di quantitativo fatturato, ed alcune di queste persino ripetute 3 volte». Petrelli sottolinea come il personale dei call center abbia spesso risposto in modo insoddisfacente, dimostrando una forte impreparazione sull’area di Civitavecchia. «Non siamo - conclude - un popolo bue né siamo un popolo che può permettersi di sorvolare su una fatturazione che non è chiara».

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