S. MARINELLA – Torna in primo piano la vicenda relativa al presunto utilizzo da parte del sindaco Pietro Tidei, dell’auto di servizio del Comune di Santa Marinella. Il sindaco si sarebbe fatto accompagnare all’aeroporto di Ciampino. A denunciarlo sono stati i consiglieri di minoranza dopo aver ricevuto una lettera anonima, accompagnata da foto, che ritraevano proprio l’auto del Comune che entrava nell’aeroporto romano. Tutto il materiale, come si ricorderà, è stato consegnato ai Carabinieri, con la Procura della Repubblica di Civitavecchia che sei mesi fa ha inviato al sindaco Tidei un avviso di garanzia. «Non si comprende come si possa tirare fuori questa vicenda proprio oggi soprattutto perché non ci sono stati ulteriori sviluppi in questo periodo di questa storia – dice Tidei – certamente c’è qualcuno che continua a perseguitarmi su cose che non hanno un minimo di fondamento. Io, da quando sono sindaco, ho utilizzato l’auto del Comune ben poche volte per andare a casa, invece, secondo i miei calcoli, avendo usato la mia macchina per andare e venire da Civitavecchia a Santa Marinella per fini istituzionali, ho fatto risparmiare all’amministrazione 25mila euro perché la benzina me la pago da solo. E voi pensate che possa sporcarmi per 30 euro di carburante? E’ una cosa inaudita. Chissà perché, ogni tanto, qualcuno che ha problemi con la giustizia, tira fuori questa vicenda solo per imbrogliare le carte e sapete perchè? Perchè tra pochi giorni ci sarà un processo per corruzione contro alcuni consiglieri e cercano di mettere in mezzo pure me. Evidentemente non hanno capito che la vittima sono io».

Su questa vicenda, ieri pomeriggio è intervenuto l’avvocato di fiducia del sindaco Pietro Tidei, Lorenzo Mereu: «In merito alla vicenda in oggetto – scrive Mereu - evidenzio, quale difensore di fiducia dell’avv. Pietro Tidei, quanto appresso. Dopo una denuncia presentata da alcuni consiglieri comunali di opposizione, al mio assistito sono stati contestati due episodi di peculato d’uso della vettura di servizio. Secondo quanto è stato denunziato, il sindaco avrebbe utilizzato la vettura di servizio in maniera impropria in due occasioni. Il sindaco ha chiesto immediatamente di essere sentito e, nell’interrogatorio che ha reso, ha chiarito compiutamente la vicenda che non presenta a parere di chi scrive, alcun profilo penale. A ciò si aggiunga che il sindaco Tidei, pur avendone diritto, mai ha chiesto (e mai ha intenzione di chiedere), l’indennità di trasferta, prevista dal Tuel, relativa all’uso della sua vettura privata per fini istituzionali. Ebbene, nel corso degli anni, tale indennità, ammontante secondo i calcoli effettuati, ad almeno venticinquemila euro, è rimasta nelle casse comunali. Tale fatto è di indubbio valore giuridico atteso che dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, che il sindaco Tidei rinunciando ad incassare rilevanti importi dovuti per legge, ha dimostrato di non voler in alcun modo gravare sul Comune utilizzando in maniera impropria la vettura di servizio. Si auspica che il procedimento in parola che è stato attivato doverosamente dopo la denunzia di alcuni consiglieri di opposizione, possa concludersi velocemente con l’archiviazione».

Presunzione di innocenza: Per indagato si intende una persona nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un procedimento penale. Nel sistema penale italiano vige la presunzione di innocenza, fino al terzo grado di giudizio, che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana, secondo il quale una persona “Non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”. La direttiva europea n 343 del 2016, recepita con la legge delega n 53 del 2021 stabilisce che "nessun indagato possa essere considerato come colpevole prima che nei suoi confronti venga emessa una sentenza di condanna".

©RIPRODUZIONE RISERVATA