CIVITA CASTELLANA - Dovranno rispondere dei reati in concorso di tentato omicidio e lesioni gravissime. Si tratta dei tre cittadini marocchini autori dell'aggressione di domenica scorsa in via Vincenzo Ferretti.

I FATTI

Erano circa le 14 quando un gruppo di quattro persone aveva iniziato a picchiarsi con coltelli e bastoni. Un giovane tunisino era rimasto gravemente ferito, colpito al ventre con un fendente. Trasportato in codice rosso all'ospedale Andosilla, era stato sottoposto a un intervento chirurgico, ma le sue condizioni sembravano subito critiche. Un altro uomo, ferito alla testa, era riuscito a rifugiarsi in un ristorante vicino, terrorizzando i presenti, prima di essere portato anche lui in ospedale con ferite meno gravi. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della compagnia di Civita Castellana che da subito hanno sospettato potesse trattarsi dell'ennesimo regolamento di conti tra bande, legato allo spaccio di droga.

Nemmeno tre giorni prima i carabinieri, durante un servizio di controllo del territorio, avevano arrestato tre persone tunisine e sequestrato delle armi ed esplosivi artigianali. Dalle indagini effettuate sotto il coordinamento del sostituto procuratore, la dottoressa Paola Conti di Viterbo, i militari sono riusciti a identificare i presunti aggressori, anche grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere pubbliche e dei video forniti dai cittadini. Si tratta di tre uomini, rispettivamente di 24, 28 e 31 anni di età, con precedenti di polizia. Nel corso delle perquisizioni effettuate sono stati rinvenuti più di 7000 euro in contanti, un coltello con lama di circa 15 cm ed un passamontagna. È stato, inoltre, deferito a piede libero un altro cittadino marocchino, 35enne, che ha cercato di ritardare l’accesso dei carabinieri nell’abitazione di un arrestato per far sì che questi si potesse nascondere sotto un mucchio di coperte e vestiti su di un letto. Tentativo vano perché immediatamente trovato ed arrestato. Gli arrestati sono stati trasferiti presso la casa Circondariale di Civitavecchia. «Si tratta dell'ennesimo colpo inferto alle bande criminali di origine tunisina e marocchina che sono in lotta tra loro per accaparrarsi il controllo dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico e nelle località limitrofe a Civita Castellana - fanno sapere dal Comando provinciale dei Carabinieri di Viterbo - L’azione delle forze di polizia e dell’Arma in particolare sarà incessante. La Compagnia Carabinieri di Civita Castellana continuerà ad essere rinforzata dall’azione dei reparti di specialità dell’Arma come le Squadre di Intervento Operativo formate nei battaglioni e reggimenti della Prima Brigata Mobile della benemerita al fine di disporre di adeguati contingenti di rinforzo per consentire ai comandi territoriali di attuare servizi di controllo straordinario del territorio, al fine di risolvere criticità emergenti della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica in specifiche aree del territorio nazionale, di volta in volta individuate. L’obiettivo è restituire serenità alla popolazione che ha dovuto assistere a ripetuti episodi di gratuita violenza per le strade. Ai cittadini chiediamo di continuare, come è stato fatto in questi giorni, a fornirci ogni elemento utile per contrastare il tentativo di queste frange criminali di imporre la propria presenza nel tessuto urbano, confermando che il noto spirito di accoglienza ed inclusione delle popolazioni della Tuscia presuppone l’adesione al sistema di regole e di diritto il cui rispetto è sempre prioritario e imprescindibile».

©RIPRODUZIONE RISERVATA