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TARQUINIA - Si è concluso a dicembre un percorso straordinario... il progetto di psicomotricità "L'isola che c'è”. Un progetto che ha accompagnato i bambini e I ragazzi dell'associazione “Autismo Cuori Blu” in un viaggio di crescita, scoperta e inclusione. «In questo percorso - spiegano dall’associazione - ciascun bambino ha avuto la possibilità di esplorare, giocare, imparare e, soprattutto, di esprimersi liberamente in un ambiente sicuro e accogliente.
“L'isola che c'è” non è solo un nome, è il simbolo di un luogo dove ogni bambino, indipendentemente dalle proprie difficoltà, ha trovato un angolo dove sentirsi capito, dove poter esprimere le proprie emozioni, e dove la diversità è stata celebrata come una risorsa. È stato uno spazio di rispetto, dove ogni gesto, ogni parola, ogni piccolo progresso è stato accolto con entusiasmo e gratitudine. È stata un’opportunità di crescere, confrontarsi, fare esperienze significative. Ogni attività, ogni esercizio psicomotorio, è stato pensato per supportare il loro sviluppo emotivo e cognitivo, creando occasioni di socializzazione, ma anche di autonomia e fiducia in sé stessi».
L'associazione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di "L'isola che c'è". Un sentito ringraziamento al nostro psicomotricista Marco Cecchetti per la sua dedizione e impegno e alle collaboratrici Simona Porcu e Cintia Scianna che hanno accompagnato ogni bambino nel percorso di psicomotricità, creando un ambiente stimolante, coinvolgente e sicuro. Un grazie altrettanto sentito va alle famiglie che hanno creduto in questo percorso e che hanno partecipato attivamente, sostenendo i propri bambini e dando il loro contributo affettuoso ed entusiasta.
Uno speciale ringraziamento alla Fondazione Carivit che con il suo prezioso contributo ha permesso la realizzazione del progetto. Grazie a Don Paolo, della Parrocchia Santa Lucia Fillipini per il suo sostegno di sempre e alla presidente dell’associazione Autismo Cuori Blu Aps Simona Busatta e tutto il direttivo per l'impegno nel portare avanti il progetto. Si conclude orgogliosi dei traguardi raggiunti, ma consapevoli che questo è soltanto un arrivederci. La crescita dei bambini continua, e con essa anche l'impegno della associazione affinché tutti possano avere l’opportunità di trovare la propria isola di felicità, il proprio spazio di crescita e di espressione». ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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