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«Non può esserci giustizia senza pace». Lo ha detto il vescovo Orazio Francesco Piazza durante la celebrazione presso la basilica di San Francesco per commemorare le vittime dei bombardamenti di Viterbo del 17 gennaio del 1944. Presenti le massime autorità civili e militari della città.
«Dobbiamo invocare il dono della pace – ha detto il vescovo -. Gli stessi drammi di 81 anni fa si ripetono di nuovo su luoghi e persone. Non ci può essere il pace senza giustizia. E la giustizia è una condizione del cuore».
«Siamo qui per ricordare le vittime, così come eventi che hanno segnato profondamente la vita della città - ha detto la sindaca Frontini nel suo intervento - Città medaglia d’argento al valore civile. E il bombardamento del 17 gennaio 1944 fu il più devastante. Questa memoria sia l’occasione di un cammino sulla via della pace». Il presidente della Provincia, Romoli ha detto che «con la guerra tutto è distrutto. Dobbiamo trasformare le nostre armi in strumenti di pace e le nostre paure in fiducia».
Al termine della cerimonia religiosa si è tenuta la deposizione delle corone commemorative: una alla lapide collocata fuori la chiesa e l’altra a piazzale Gramsci, al monumento a ridosso dell’ingresso dell’area Garbini.