«L’anno giubilare ci invita a ritrovare la misura del ritmo della vita personale e sociale». L’incipit del vescovo Orazio Francesco Piazza ha introdotto la conferenza stampa per illustrare i momenti celebrativi e le iniziative a servizio di pellegrini e fedeli organizzati dalla Diocesi di Viterbo per il Giubileo. Fissando i tre obiettivi che per il Vescovo devono caratterizzare l’anno santo: attenzione alla persona nel segno della riconciliazione e della misericordia; alle istanze sui temi economici e del lavoro - «in passato nell’anno giubilare si azzeravano i debiti» e ai «gesti del Giubileo che partono dalla rilevanza dei bisogni». «Tre elementi che, combinandosi, colorano l’anno giubilare». E tra i gesti annuncia «il 30 aprile il Giubileo del lavoro, un appuntamento che si terrà al Poggino a cui sono state invitate tutte le sigle sindacali». Gli eventi celebrativi e la serie di iniziative della Diocesi sono stati presentati da don Massimiliano Balsi, vicario episcopale ambito cultura, catechesi e tradizione e da don Giuseppe Castagnini, delegato episcopale per il Giubileo.
Il 29 dicembre apertura dell’anno giubilare a Viterbo, alle 16.30, nella chiesa di San Silvestro in piazza del Gesù da dove, dopo il rito di introduzione da parte del vescovo, muoverà il pellegrinaggio verso la cattedrale di San Lorenzo per la celebrazione eucaristica.
L’8 febbraio al Duomo, alle 16.30, Orazio Francesco Piazza presiederà la liturgia penitenziale in preparazione del pellegrinaggio del 15 febbraio a Roma che prevede l’udienza con papa Francesco e il passaggio per la Porta santa della basilica di San Pietro.
Alle 12 il vescovo di Viterbo officerà la celebrazione eucaristica presso l’altare della confessione. Per info e prenotazioni per il pellegrinaggio ci si può rivolgere al proprio parroco.
Restando negli eventi promossi dalla diocesi viterbesi: durante il periodo quaresimale, tra l’11 marzo e l’8 aprile appuntamenti con le catechesi giubilari tenute dal vescovo ad Acquapendente, Bagnoregio, Viterbo, Vetralla, Montefiascone e Tuscania e le feste patronali di questi paesi nel 2025 avranno carattere giubilare; il 14 settembre Festa della Madonna della Quercia. Complessivamente saranno 35 i Comuni coinvolti con il patrocinio della diocesi.
Inoltre l’articolato programma redatto dalla commissione diocesana prevede la mostra “Il ricordo dei Giubilei” con materiale storico e artistico, in esposizione da marzo a dicembre; il progetto “Chiese aperte” il primo fine settimana di ogni mese e la proposta di due percorsi giubilari come pellegrinaggi. Uno tra sette chiese della città di Viterbo e l’altro in sette edifici di culto dei paesi che fanno parte della diocesi.
Don Emanuele Germani, direttore ufficio Comunicazioni sociali, ha poi presentato il progetto che ha visto la realizzazione di 15 documentari che narrano la storia dei santi viterbesi e dei luoghi sacri della Tuscia. Video visionabili nell’apposita sezione dedicata al Giubileo sul sito internet della diocesi.
L’anno giubilare a Viterbo si concluderà il 28 dicembre 2025 con una celebrazione nella cattedrale di San Lorenzo.
«Il Giubileo è un momento ecclesiale importante di riconciliazione e misericordia ma ha anche risvolti umani e sociali concreti» ha concluso il vescovo Orazio Francesco Piazza.