Partecipazione, rete sociale, tavolo di concertazione territoriale e maggiore confronto con i sindaci. Sono i pilastri della relazione della segretaria provinciale della Cisl Ust Viterbo, Elisa Durantini, letta ieri pomeriggio nell’aula magna dell’Unitus per la prima della due giorni del XX congresso dal titolo “Responsabilità sociale e umanesimo del lavoro per rigenerare l’Italia e l’Europa. Il coraggio della partecipazione”. Insieme a lei, sul palco, Sauro Rossi (segr. conf. naz. Cisl), Rosita Pelecca (segr. Cisl Lazio), Enrico Coppotelli (segr. Usr Cisl Lazio), Giacomo Fabbroni (segr. Ust CIsl VIterbo) e Alessandro Scorsini (Segr. Ust Cisl Viterbo). Sono intervenuti portando il loro saluto la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, il presidente della Provincia Alessandro Romoli e il consigliere regionale Daniele Sabatini. La segretaria Cisl ha parlato della situazione internazionale. «Trump non ha parlato di alleati e vuole rimodellare l’ordine internazionale a suo piacimento - ha detto Elisa Durantini -, è un mondo che contrasta con quello che hanno creato gli stessi Stati Uniti. È una deriva verso il tramonto delle democrazie. Mario Draghi ha detto all’Europa di battere un colpo: solo essa resta ancorata all’ordine passato». Quindi il riferimento alla presidente del consiglio Giorgia Meloni. «Le politiche di Meloni hanno portato a una visione meno allineata all’asse franco-tedesco ma l’abilità della presidente ha dato all’Italia un ruolo politico centrale». Addentrandosi nei tempi «c’è il ritardo europeo sull’intelligenza artificiale – ha detto -: è lontana dall’obiettivo del 75%, nel 2030, di imprese che la useranno nei processi produttivi». In tema di scelte Durantini ha chiarito che «serve un modello sociale ed economico più giusto», mentre sul tema della sicurezza sul lavoro «occorre fare sedere le lavoratrici nei tavoli di concertazione e fare rete con gli enti locali». Sul tema del lavoro una stoccata ad alcuni sindaci della Tuscia che «stentano a coinvolgerci», mentre «sulle infrastrutture serve una rete efficiente e sostenibile: lo stanziamento di 8 milioni di euro per l’Interporto di Orte è un bene che può riversarsi anche sullo sviluppo di aree come il Distretto ceramico: non possono non essere coinvolti i sindacati. Serve un tavolo di regia tra gli attori del territorio perché manca invece una visione d’insieme su cosa vada creato o interrotto, cosa ne é del turismo e della candidatura capitale europea?».
Durantini ha quindi lanciato la seconda stoccata sulla sanità «perché spesso leggiamo di tavoli in cui la Cisl non viene invitata – ha detto – e non basta cambiare il nome dell’ospedale ma servono politiche concrete sul lavoro, snellire le liste d’attesa, applicare i contratti firmati dai sindacati». La segretaria ha concluso parlando dei «giovani fondamentali per il ricambio generazionale nel sindacato» e della «priorità delle reti sociali per giovani e donne in particolare» così come «le reti zonali che stiamo creando». Alla segretaria Durantini hanno risposto sia la sindaca Frontini che il consigliere regionale Sabatini. Su lavoro, turismo e la candidatura a capitale europea della cultura Frontini ha ricordato che «Viterbo è la prima città nel Lazio per l’aumento dei posti di lavoro e ha avuto un surplus del 16% di presenze turistiche grazie alla collaborazione con Regione Lazio ed Enit. Si sta lavorando per attrarre flussi che possano restare nella Tuscia. Le vocazioni di Viterbo sono culturale e turistica e la qualità della vita come perno fondamentale. Stiamo lavorando per l’apertura della torre civica, l’accensione delle mura e la prima parte sarà ad aprile, per il check point d’accoglienza all’ingresso di porta Faul, mentre la Zaffera, il Lazzaretto e gli Almadiani torneranno a vivere come sale multifunzionali». Sul lavoro «abbiamo salvato 80 posti di lavoro di Francigena e ne abbiamo creati altri 30 – ha detto ancora la sindaca – e abbiamo firmato il Ccnl sulle elevate qualificazioni». Sulla sanità Sabatini ha detto che «avere completato l’ospedale Santa Rosa non è solo il cambio di nome, il prossimo mese verrà inaugurato anche il nuovo pronto soccorso. C’è stato il più grande piano assunzionale della Regione negli ultimi 20 anni, 14 mila nuovi posti di lavoro pari a 700 milioni di euro». Quindi l’elogio alla Cisl perché «non posso non ricordare la legge di stabilità dello scorso anno – ha concluso il consigliere regionale - in cui la Cisl è stata la prima a credere nell’iniziativa del fondo tagliatasse. Riuscire a investire 130 milioni di tasse per esentare dall’addizionale Irpef tutti i redditi fino a 38 mila euro è avere una visione». Il presidente della Provincia Romoli ha detto che «la politica deve avere attenzione con azioni concrete: l’aumento nella Tuscia del 3,2% della cassa integrazione è un dato incontrovertibile. Abbiamo tanti studenti dei nostri licei e pochi che frequentano tirocini professionalizzanti». Sul turismo Romoli è netto: «Inutile che parliamo del rilancio dei nostri borghi e poi chiudono i servizi essenziali come le banche, significa sguarnire un intero territorio. Tarda l’ammodernamento infrastrutturale come Trasversale e raddoppio della Cassia: basta con slogan inutili sui social ma la politica faccia azioni concrete».