CERVETERI – Una sola squadra di turno per via dell’organico ridotto all’osso che a malapena arriva alle 30 unità. Mezzi obsoleti, non è a disposizione nemmeno l’autoscala fondamentale per domare gli incendi ai piani alti degli edifici. E poi lo spettro della caserma chiusa come nella sera dello scorso 8 ottobre: un fatto gravissimo per la popolazione locale. Ecco perché l’annuncio del premier Meloni, relativo al 1,4 miliardo di euro per forze dell’ordine e pompieri nella manovra del 2024, ha acceso uno spiraglio per i sindacati che non si lasciano sfuggire l’occasione di pretendere miglioramenti anche sul litorale e, nello specifico, nella sede di Marina di Cerveteri. «Soffriamo da oltre 30 anni – interviene a “News & Coffee Rossano Riglioni, segretario regionale Conapo – e 5 anni fa, come stipendio, i vigili del fuoco erano gli ultimi nella classifica del pubblico impiego. Da lì stiamo rincorrendo e ora rimangono gravi lacune nonostante i 105 milioni del Governo diretti al corpo dei pompieri. Non bastano, si deve fare di più». Riglioni evidenzia come i vigili del fuoco nelle emergenze quotidiane siano sempre «in prima linea». Ma i numeri sono scarsi sul personale.

«A livello nazionale ci sono 30mila unità – aggiunge – ce ne vorrebbero il doppio. Nelle chiamate a volte i distaccamenti sono distanti 20 o 30 minuti e poi succede che chiudono le caserme, come avvenuto per Cerveteri. Una situazione tragica. Servono forti investimenti e non si può più rimandare. Occorrono assunzioni immediate da parte del Governo anche perché entro il 2030 un terzo andrà in pensione un terzo di tutta la forza nazionale. E devono essere equiparati gli stipendi agli altri corpi». I pompieri di via Fontana Morella non agiscono solo a Cerveteri e Ladispoli, comuni che in estate superano di gran lunga i 150mila abitanti, ma anche in molte aree del comune di Fiumicino fino a Coccia di Morto e verso nord fino a Santa Marinella. «Ora c’è un’attenzione importante da parte del Governo – commenta sempre a “News & Coffee” Riccardo Ciofi, segretario generale della Federazione Nazionale Sicurezza Cisl Roma e Rieti – la quota per i rinnovi contrattuali dei vigili del fuoco dovrebbe essere di 105 milioni di euro più altri 90 per riorganizzare il corpo nazionale. È ovvio che chiederemo un aiuto a livello locale, e mi riferisco a Marina di Cerveteri, perché quando si parla di corpo dello Stato interessa a tutti i cittadini: in ballo c’è il soccorso alla popolazione. Ci vogliono nuove assunzioni, più mezzi e soprattutto l’autoscala: una battaglia portata avanti quotidianamente attraverso la politica del territorio e dal nostro delegato». Parola proprio al caposquadra e coordinatore Area Nord Fns Cisl. «È opportuno tenere a mente – aggiunge Gabriele Fargnoli – che i nostri pompieri coprono una vasta area del litorale. È impensabile non poter disporre ancora di una autoscala per gli interventi di emergenza. Come è impensabile che la caserma chiuda perché non c’è il personale».

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