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L’ennesimo episodio di violenza in centro riaccende il dibattito sulla sicurezza. Anche se con amarezza si è obbligati a rilevare che purtroppo i riflettori sul tema non riescono mai a spegnersi, visto il continuo e costante reiterarsi di tali fatti.
Nonostante le istituzioni preposte si affannino a raccontare che non c’è un’emergenza, che si tratta solo di percezione, la realtà con cui sono costretti a convivere quotidianamente i cittadini dichiara ben altro. E il grado di esasperazione, sempre più prossimo a un livello di guardia, potrebbe prendere una deriva pericolosa. Diverse le idee e i suggerimenti per tutelare l’incolumità della cittadinanza che provengono da varie forze politiche.
Andrea Micci, segretario provinciale della Lega, illustra quelle presentate dal suo partito.
«Nel corso di questa consiliatura con il sindaco Frontini noi abbiamo fatto già diverse proposte sul piano della sicurezza e le abbiamo portate in consiglio comunale, sia durante le sedute di bilancio che in quelle sugli assestamento e sulle variazioni. Purtroppo poche sono state accettate».
«Il grosso delle attività sul piano della sicurezza lo fanno le forze dell’ordine e sicuramente, visto il numero dei reati e la celerità delle risposte, stanno facendo un ottimo lavoro però qui non è un discorso di statistica ma piuttosto di percezione. Della percezione - prosegue - che il cittadino ha della propria sicurezza quando cammina per strada. Su questo, secondo noi, l’amministrazione comunale può fare tanto».
Micci entra poi nel merito delle proposte: «Avevamo proposto, in uno dei quartieri più complicati che è San Faustino, di fare una postazione fissa, un casottino per la polizia locale. Costava molto poco e sarebbe stato possibile spostarlo in modo tale da superare anche aspetti burocratici-amministrativi. L’idea era di tenerlo magari per 2 mesi a San Faustino, spostarlo per altri due mesi al Sacrario e così farlo itinerante. In questo modo la presenza di una figura che rappresenta il controllo, come può essere anche il poliziotto municipale, darebbe comunque un senso al cittadino di sentirsi in un qualche modo protetto».
«Non solo questo. - aggiunge - Abbiamo anche proposto l’installazione di telecamere soprattutto in queste zone. In questo caso l’amministrazione ci ha ascoltato e speriamo che il prima possibile vengano installate. Inoltre abbiamo proposto anche un incremento di personale della polizia locale, che al momento lavora sotto organico e quindi è difficile anche vedere vigili per strada. Questo è ciò che chiediamo perché, secondo noi, è chiaro che in questa fase si è arrivati a un livello tale per cui la presenza è un elemento fondamentale».
Il segretario provinciale della Lega ricorda poi che «in un momento di emergenza avevamo chiesto anche di rivolgerci alle forze armate proprio per creare un presidio fisso accanto al monumento dei Caduti, in piazza del Sacrario. Ovviamente si sarebbe trattato di una misura temporanea che però nel frattempo sarebbe servita a dare maggior senso di sicurezza ai cittadini. Ed era possibile farlo nel progetto Strade sicure che lo stesso ministero della Difesa sta portando avanti. Purtroppo su questo non ci hanno ascoltato».
In conclusione Andrea Micci torna a ribadire con forza che «ci vuole la presenza, serve il controllo perché, ripeto, non è tanto un problema di statistica dei reati ma di percezione. Quando qualcuno subisce una violenza non gli si può opporre la statistica, perciò se il problema è quello della percezione è evidente che una presenza assidua delle forze dell’ordine, e anche e soprattutto della polizia locale che spetta all’amministrazione comunale, è fondamentale».