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«Un servizio imponente quello messo in campo per il dispositivo di sicurezza attuato prima, durante e dopo il Trasporto della Macchina di Santa Rosa».
A parlare delle attività svolte dalla polizia e dalle altre forze dell'ordine in occasione del 3 settembre per garantire la buona riuscita dell’evento in termini di tutela e sicurezza della cittadinanza e della stessa manifestazione è il questore Luigi Silipo.
«Un apparato che ha visto schierate 500 persone sul percorso, tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, allievi della scuola sottufficiali dell’esercito e polizia locale». A cui vanno aggiunte le squadre di intervento antisommossa, due pattuglie di artificieri, agenti con cani antisabotaggio, 10 pattuglie della Prevenzione crimini nei vari quartieri fuori delle mura e le attività di controllo dall'alto con i droni. Un evento, quello di Santa Rosa, che «ho approcciato con il massimo rispetto ma non mi ha mai destato apprensione perché è una manifestazione di popolo. Dando comunque massima attenzione per garantire la sicurezza delle persone». Numeri certi sull’affluenza delle persone che hanno assistito dal vivo al Trasporto non ce ne sono. L’unico dato sicuro di cui la questura dispone è quello delle piazze, la cui capienza era contingentata: 32mila presenze. «Naturalmente - ha tenuto a specificare Silipo - vanno sommate le persone che erano assiepate lungo il percorso o dentro le vie, più quelle nelle case».
Ha rivelato che si è verificato qualche furto in periferia il giorno della fiera. «Episodi contenuti, poco rilevanti se non per le persone che li hanno subiti».
Al di là del Trasporto e di Dies Natalis, Silipo è rimasto affascinato dal «mistero di Santa Rosa».
Al punto che la domenica precedente si è recato al santuario per farsi spiegare tutta la storia della piccola Rosa.
«Così ho capito di più anche la storia della città ed è giusto esserne orgogliosi. E ho capito meglio anche le parole del vescovo Orazio Francesco Piazza che ha detto Santa Rosa non va nominata, va vissuta».
Tornando poi ai servizi svolti da uomini e donne della polizia ha concluso ringraziando tutti i collaboratori e in particolare i dirigenti Bartoli e Zampaglione «un binomio eccezionale per la sicurezza».