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LADISPOLI – Costi che lievitano, anche sulla realizzazione delle opere pubbliche. Un problema che non fa distinzione di settori e che, di fatto, sta rallentando non poco l’andamento dei cantieri. Si è visto con l’auditorium “Massimo Freccia” dove il cine-teatro doveva essere già realtà a fine 2022 ma, a detta dei gestori, nei mesi scorsi il boom dei rincari ha inciso sul reperimento dei materiali per ultimare la copertura della struttura. È un’opera attesa dalla popolazione ladispolana da più di 6 anni visto che l’ex cinema Lucciola si era trasferito nella vicina Cerveteri. Questa situazione preoccupa anche il futuro. Riflettori accesi naturalmente sul piano relativo alle scogliere per frenare l’avanzata del mare. L’erosione ha creato danni anche nella scorsa settimana sul tratto centrale di via Regina Elena. Le scogliere sono state progettate, grazie ad un finanziamento di 6 milioni di euro della Regione Lazio, dalla zona nord di Torre Flavia a sud, sul tratto costiero di via Marina di Palo. Allo stato attuale però ci vorrebbero almeno 3 milioni in più. Il sindaco ladispolano lo ha spiegato chiaramente all’incontro in Regione alla presenza del governatore, Francesco Rocca e di altri assessori della Pisana. Il vero rebus ora è capire se ci saranno i soldi necessari per coprire tutto il litorale. Il rischio è che vengano solo interventi in alcune fasce piuttosto che su altre porzioni della costa di Ladispoli. Lavori poi slittati al 2024 o addirittura all’anno successivo. Si vedrà.
Soffrono anche le aree non gestite da privati come la palude di Torre Flavia sottoposta anche a monitoraggi di Regione e Città Metropolitana o la zona sud del bunker di Palo.
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