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Va a trovare il fratello in carcere con le scarpe piene di droga.
Sabato scorso il servizio cinofili della polizia penitenziaria del distaccamento di Roma ha fermato la donna portando a termine una importantissima operazione di contrasto alla introduzione di sostanze stupefacenti all’interno del penitenziario.
Infatti, durante la quotidiana attività di controllo e monitoraggio delle persone che fanno ingresso in istituto per svolgere i colloqui con i propri familiari detenuti, un vice ispettore e due assistenti capo della polizia penitenziari hanno puntato l’attenzione su una ragazza che aveva assunto comportamenti non consueti.
I cinofili, allora, insospettiti dallo strano atteggiamento della giovane, senza concederle la possibilità di un repentino allontanamento, hanno fatto intervenire il cane poliziotto Belen che, con il suo fiuto infallibile, appena si è avvicinato alla ragazza, ha segnalato all’agente con il tipico gesto del “raspare” la presenza di sostanza stupefacente.
La ragazza, che poi dai successivi accertamenti è risultata essere la sorella di un detenuto, è stata perquisita. Indosso, abilmente celati all’interno delle suole delle scarpe, sono stati trovati circa 700 grammi di hashish e circa 6 grammi di cocaina.
Gli agenti cinofili, dunque, hanno proceduto al fermo della ragazza e al sequestro della droga. Informato il pm di turno, il magistrato ha disposto per la giovane la misura cautelare degli arresti domiciliari.
“La brillante operazione condotta dai cinofili - si legge sul sito della polizia penitenziaria - conferma, ancora una volta, quanto questo servizio sia un presidio imprescindibile e insostituibile nella lotta contro l’introduzione in carcere di sostanze stupefacenti e psicotrope. Infatti, uno dei fenomeni che maggiormente mina l’ordina e la sicurezza all’interno dei penitenziari italiani è proprio la preoccupante diffusione, con il conseguente spaccio e consumo, di droghe. Peraltro, spaccio che oggi è clamorosamente più redditizio in carcere che nel mondo libero. Ci aspettiamo, quindi, come in più occasioni dichiarato dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, il potenziamento di questo strategico servizio.
Un grosso plauso, allora, va a tutti i cinofili del Corpo che, ogni giorno, con spirito di sacrificio, professionalità e abnegazione danno il loro fondamentale contributo nella lotta al crimine”.