CERVETERI - Giovani, giovanissimi ma anche anziani o residenti senza un'auto propria "prigionieri" sul territorio e senza la possibilità di godere di una giornata di relax al mare o di una serata nella vicina città balneare di Ladispoli. Tutta colpa delle modifiche apportate agli orari del trasporto pubblico locale che hanno lanciato nello sconforto centinaia di residenti del territorio etrusco. A cominciare da chi vive nelle frazioni più lontane, come Valcanneto. La denuncia delle modifiche e dell'eliminazione di «intere corse di linee che consentivano ai pendolari di recarsi alla stazione o di raggiungere la costa» erano arrivate proprio dagli utenti e subito prese in carico dal sindaco Elena Gubetti che ora rilancia e punta il dito contro il Comune di Ladispoli, attuale capofila del servizio di trasporto pubblico integrato, e la ditta che si occupa del servizio.
GUBETTI: «MODIFICHE NON CONCERTATE INSIEME»
«Nei primi tre anni e mezzo in cui eravamo noi il Comune capofila, qualsiasi modifica veniva sempre condivisa a un tavolo tra i due Comuni e Seatour». Ma ora questo non si è verificato. «Ho inviato una pec al Comune di Ladispoli alla quale non ho ottenuto ancora nessuna risposta». Il sindaco etrusco punta i riflettori proprio sui giovanissimi «allarmati e preoccupati» di come «gestire questi mesi estivi». Grazie agli orari estivi del Tpl avevano infatti «un minimo di autonomia, ora invece devono dipendere dai genitori». Gubetti parla di «una sconfitta» e si augura possa essere trovata «una soluzione».
GRANDO: «UFFICI A LAVORO PER RISOLVERE IL PROBLEMA»
«Ho già parlato con il responsabile del servizio e l'indicazione che avevo dato era quella di contattare Seatour per ripristinare le corse», ha replicato il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando allontanando dalla sua amministrazione la responsabilità delle modifiche apportate e dei relativi disagi vissuti dai residenti etruschi. «Non è stata una cosa volontaria - ha detto - né una indicazione del sottoscritto o del Comune, ma credo che sia arrivata dalla società». E poi ha assicurato: «I nostri uffici stanno già lavorando per risolvere il problema».

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