Una dichiarazione via whatsapp, poi un post su Facebook: «A mio nome parlo solo io».

Alessio De Sio (nella foto) rompe il silenzio che durava da diversi giorni, almeno sulla stampa, per commentare l’articolo uscito ieri nella rubrica “Il Diario”, dal titolo: “Tutti gli uomini del generale” (con riferimento alla autocandidatura a sindaco del generale Paolo Poletti).

Nella parte conclusiva dell’articolo ci si chiedeva se anche lo stesso De Sio ed il suo gruppo, che ha dato vita all’associazione Smart, rientrassero tra i sostenitori di Poletti, visto l’input arrivato da Roma in tal senso al capogruppo Raffaele Cacciapuoti, collaboratore in regione di Emanuela Mari, storica supporter di De Sio, che è stato messo in pista per il Pincio proprio da lei e da Alessio Romagnuolo.

Negli ultimi giorni, però, tra Mari e Romagnuolo e De Sio le comunicazioni si sarebbero interrotte, in seguito ad un chiarimento sulla situazione e sulla road map da percorrere che l’ex sindaco avrebbe chiesto, senza a quanto pare ottenere risposta, in una delle ultime riunioni dell’associazione Smart.

Alla luce di questi particolari e dell’interrogativo posto nel Diario sulla Provincia di oggi, appare più chiaro quanto dichiarato da De Sio via whatsapp commentando proprio il Diario, prima di postare la frase sibillina su Facebook:

«Personalmente non ho accordi politici con alcuno (non sono neanche candidato). Questo fa parte del “chiacchiericcio” civitavecchiese , a volte anche divertente, a volte no. Che poi ci sia qualcuno che, sottobanco, abbia stretto accordi con chicchessia non posso escluderlo. Ma se li ha fatti, non sono a mio nome. Ho molto rispetto per tutti gli attori politici e non ho intenzione di fare polemiche. Ciò che però è sicuro - conclude De Sio - è che non mi presterò ad essere utilizzato da coloro che vorrebbero usarmi per i loro scopi».

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