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LADISPOLI - «Urgente ristabilire il livello delle prestazioni esistenti prima dello spostamento». Il Pd torna ancora a puntare i riflettori sul Punto territoriale di cure primarie ora divenuto un ambulatorio territoriale in attesa dell'ultimazione dei lavori per la realizzazione dell'ospedale e della casa di comunità. E lo fa dopo l'incontro congiunto, con rappresentanti della Asl Roma 4, presso la struttura per capire quale fosse la situazione.
LA PREOCCUPAZIONE
Con l'apertura dei cantieri per la costruzione dell'ospedale di comunità diversi servizi, tra cui quelli del Ptcp sono stati trasferiti in alcuni container. Contestualmente, sarebbe apparso un cartello in cui si specifica come ora non si tratti più di un Punto territoriale di cure primarie bensì di un ambulatorio. A preccupare, dunque, la gestione dei codici bianchi che, secondo quanto evinto dai consiglieri d'opposizione, tra cui l'ex sindaco Crescenzo Paliotta, ora rischiano di andare ad intasare i pronto soccorso ospedalieri.
IL SOPRALLUOGO
Nel corso del sopralluogo, «la Asl ha dichiarato che si impegnerà ad ampliare le prestazioni dei medici a contratto che attualmente sono impiegati nell'ambulatorio di cure primarie. Ma non c'è stata nessuna garanzia dalla Asl sul ripristino dei livelli precedenti». I dem parlano dunque di un «primo e parziale risultato che ci lascia del tutto insoddisfatti». Tanto che ora chiedono l'intervento della Regione Lazio e nello specifico del governatore della Pisana, Rocca, «intanto recuperando il grave ritardo nella nomina del direttore generale della Asl Rm4 e impegnandosi in prima persona a ripristinare nel nostro territorio i precedenti livelli di assistenza per l'emergenza».
LE DELUCIDAZIONI DELLA ASl PRE INCONTRO
Prima dell'incontro di giovedì, la Asl aveva però tenuto a precisare come quello situato sulla statale Aurelia non sia più un Punto di primo intervento (Pit): «è cessato nel 2019» (sotto la giunta Zingaretti). «Al suo posto - avevano spiegato - è stato istituito il punto territoriale di cure primarie e da quel momento il livello di assistenza sanitaria è rimasto invariato, e comunque assicurato anche nel periodo dei lavori per la nuova casa di comunità».
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