MONTEFIASCONE - «Ennesima figuraccia. Montefiascone fuori dal bando regionale Arsial per la concessione di contributi a Comuni e Pro Loco, per la realizzazione di nuovi progetti di promozione enogastronomica». Lo rendono noto dal circolo Fratelli d’Italia di Montefiascone. «Apprendiamo dal sito Arsial - si legge nella nota - che il progetto “in cantina con defuk 2024” presentato dall’amministrazione De Santis che avrebbe dovuto portare contributi per 10mila euro è tramontato sotto la soglia dei 78 punti, quindi la regione lo ha ammesso ma non lo ha finanziato. Ancor più terribile - sottolineano dal circolo - è leggere che ad ottenere tali contributi ci siano comuni come Capodimonte, politicamente amico alla nostra amministrazione ma decisamente privo di storia “vitivinicola”. È incredibile come la squadra del nostro sindaco abbia la capacità di perdere un’opportunità dietro l’altra per promuovere il territorio, la sua storia e la sua cultura. Occasione persa che avrebbe contribuito a rafforzare la storia dei nostri produttori locali e della “fiera del vino” istituita nel 1958 che oggi compie ben 64 edizioni. Ma questi numeri a quanto pare non bastano, serve saperli raccontare in modo professionale e farli diventare “progetto”».

«Noi di Fratelli d’Italia - proseguono dal partito meloniano - siamo certi che in un’ottica politica, nettamente differente, da quella che stiamo attraversando in questi ultimi due anni e mezzo, avremmo fatto di meglio e come al solito l’arroganza della sinistra si trasforma in una banale incompetenza, presentando un progettino da 78 punti. Per non parlare, poi, che comuni come Capodimonte, il quale si forgia di tantissime belle attività, di certo non brilla per quelle vitivinicole o per eventi dedicati a questo settore è riuscito nell’intento, presentando il “Festival enogastronomico, modellando e disegnando in Vigna”, il quale è stato ammesso e finanziato con 90 punti (rispetto ai nostri 78)».

«Cara amministrazione - conclude la nota del circolo Fratelli d’Italia di Montefiascone - la prossima volta chiedete consiglio ai nostri vicini di casa, perché a quanto pare non bastano più le promesse e le belle parole di cui vi pavoneggiate tanto nei “social”, oggigiorno bisogna lavorare con professionalità, coscienza e in un’ottica molto più ampia per la nostra città, ridotta oramai ad un colabrodo».

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