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LADISPOLI - Sono riusciti a fatica a ottenere parte della documentazione richiesta per analizzare nel dettaglio quello di cui si discuterà al prossimo consiglio comunale: la realizzazione di due centri commerciali e di abitazioni al km 37 e 38 della statale Aurelia. A denunciare le difficoltà riscontrate sono i consiglieri d'opposizione che parlando di un «evidente tentativo di ostacolare l'attività di controllo» da parte della minoranza, puntano i riflettori anche sui documenti mancanti: quelli relativi «agli adeguamenti alle prescrizioni ambientali impartite dalla Regione Lazio». «Questo episodio - scrivono - già grave di per sé sarebbe stato sufficiente a formalizzare delle scuse ai consiglieri e a disporre un rinvio del prossimo consiglio comunale. Invece, ha dato vita a uno spettacolo grottesco in Commissione Urbanistica, con Sindaco e tecnici che hanno dato in escandescenze provando a minimizzare l’accaduto, non riuscendoci hanno reagito alle rimostranze delle opposizioni mentendo e aggredendo verbalmente i consiglieri comunali con frasi come “smetti di contraddirmi o divento una bestia”. Dopo una simile reazione ci si aspettava di non ricevere mai questi documenti, invece alle 19.18 è arrivata una mail ai consiglieri con tutti gli allegati richiesti, a dimostrazione che forse la ragione sedeva tra i banchi dell’opposizione. Considerato che tali documenti sono estremamente voluminosi, oltre 600 pagine, non vi è il tempo tecnico sufficiente per una valutazione adeguata in vista del consiglio del 7 marzo. E soprattutto, tale invio è in ritardo rispetto ai tempi previsti dal regolamento del consiglio comunale. Di conseguenza, è stato formalmente richiesto via pec il rinvio dei punti all'ordine del giorno e l'intervento del Segretario Comunale per garantire il ripristino delle regole. È evidente, dato quanto accaduto, che a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina».
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