«500 milioni di euro per la provincia di Viterbo dal governo di Giorgia Meloni in due anni». A porre l’accento su un elemento che, ancor più delle parole, testimonia la vicinanza dell’esecutivo guidato dalla premier di Fratelli d’Italia alla Tuscia, è stato Mauro Rotelli durante l’incontro tenuto ieri a Viterbo. Un incontro «non come momento autocelebrativo - ha sottolineato il presidente della commissione Ambiente e Lavori pubblici alla Camera - ma per fare il punto sugli obiettivi raggiunti in due anni di governo Meloni a livello nazionale e locale e sulle iniziative future». Un riassunto tracciato insieme al presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in Regione Daniele Sabatini, al presidente della commissione regionale Agricoltura Giulio Zelli, alla deputata europea e vicepresidente dell'Europarlamento Antonella Sberna e al coordinatore provinciale Massimo Giampieri. Mezzo miliardo di euro di investimenti sul Viterbese che Rotelli ha sintetizzato dettagliando: «16 milioni per il Giubileo, di cui 9,5 per Viterbo; 11 milioni per la messa in sicurezza sismica dei luoghi di culto e dei musei; 12,5 milioni dal Mit per il piano quinquennale 2025-2029 per la messa in sicurezza della rete viaria». Con un inciso sulla Trasversale: «Sta terminando la fase propedeutica per quanto riguarda Monte Romano e in parallelo si sta portando avanti la parte verso Tarquinia». E ancora: «115mila euro dal fondo rievocazioni storiche per i comuni di Civita Castellana, Bomarzo, Acquapendente, Orte, Vetralla, Soriano nel Cimino e Nepi e i 37.500 euro per il carnevale storico di Civita Castellana». Poi «10 milioni per il dragaggio del fondale e la messa in sicurezza della diga di Canino per assicurare la sopravvivenza a 600 imprese agricole in caso di siccità e 6 milioni per il consorzio di Tarquinia». Investimenti per le attività irrigue ma anche per le acque potabili con «decine di milioni per finanziare le progettualità Talete per sistemare la rete idrica ed evitare la dispersione idrica». Senza dimenticare poi gli interventi di ricucitura degli strappi ambientali con le attività per la bonifica del sito Nbc sul lago di Vico, della discarica Cinelli-Vetralla e del sito orfano Pascolaro, un’area di 130 ettari da recuperare con i 13 milioni erogati dal Mase alla Regione. E sul lavoro «gomito a gomito tra Governo e Regione per il patto di sviluppo e coesione» è intervenuto il capogruppo regionale meloniano Sabatini. Una sinergia che, nell’ottica di investimenti strutturali, si concretizza in finanziamenti per «1,3 miliardi di euro, di cui quasi 400 milioni destinati a Viterbo. 40 milioni per il recupero dell’ex ospedale vecchio e 350 per la ferrovia Roma-Viterbo». E poi «l’alta velocità, con la riconferma della fermata a Orte del Frecciarossa per i prossimi 10 anni che rende strutturale un servizio che sviluppa investimenti».

Giulio Zelli focalizzando l’attenzione sul settore agricolo ha definito «fondamentale la decisione del ministro Lollobrigida di aprire uno sportello agricoltura a Viterbo» mentre il coordinatore Massimo Giampieri ha evidenziato «l’impegno del nostro partito sulle problematiche del territorio» sottolineando in particolare quanto si sta facendo sul fronte sanità citando, tra gli altri, i lavori al pronto soccorso di Belcolle e il nuovo nosocomio di Acquapendente.

«I due anni di governo Meloni - ha sottolineato l’europarlamentare Antonella Sberna - sono stati osservati con attenzione non solo dagli italiani ma anche all’estero e i provvedimenti intrapresi stanno facendo la differenza sullo scenario europeo e internazionale. Dal Piano Mattei alla presidenza del G7 fino al ruolo che è riuscito a ritagliarsi l’Ecr che, per la prima volta, ha ottenuto un vicepresidente al parlamento europeo. Un vicepresidente che rappresenta la terra di Tuscia in Europa».

Panoramica poi di Rotelli sugli obiettivi raggiunti a livello nazionale dal governo di Giorgia Meloni. Dal punto di vista economico con un Pil superiore ai livelli pre-crisi del 2008 e un recupero record dell'evasione fiscale (+ 4,5 miliardi nel 2023; sul fronte lavoro con oltre 800mila nuovi occupati con picchi per quanto riguarda donne e giovani; sui flussi migratori con il crollo degli sbarchi (- 64% nei primi nove mesi del 2024); maggiori risorse per favorire la natalità con iniziative per le famiglie; sicurezza e legalità con l’aumento dei controlli e l’assunzione di oltre 29mila unità nelle forze dell’ordine e quasi 3000 nei vigili del fuoco e poi capitolo sanità con 134 miliardi stanziati quest’anno per il fondo sanitario nazionale che prevede, nel 2025, una spesa pro-capite di 2317 euro rispetto ai circa 400 euro in meno di sei anni fa. E in tema di prevenzione contro la violenza sulle donne: potenziato il codice rosso e 10 milioni di euro in più per il reddito di libertà per le vittime per un fondo complessivo di 55 milioni. Pianeta istruzione: 540 milioni per contrastare la dispersione scolastica e 880 milioni per le borse di studio.