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«In riferimento alle dichiarazioni del consigliere regionale Enrico Panunzi che cita un “accordo preventivo delle forze di destra” che hanno determinato la vittoria elettorale di Chiara Frontini, la Lega rivendica orgogliosamente il fatto di poter dire che noi, tra “quelle forze di destra”, non c’eravamo». A parlare è il consigliere comunale della Lega, Andrea Micci. «La Lega, fino ad oggi - aggiunge - si è sempre posta senza tentennamenti in alternativa alla proposta civica di Viterbo 2020 sia al primo turno, presentandosi nel perimetro di centrodestra insieme a Forza Italia, sia al ballottaggio quando, a differenza di altre forze di centrodestra, non ci siamo schierati con il candidato civico, Chiara Frontini, né tantomeno con quello del Pd, Alessandra Troncarelli, prendendo posto in opposizione ancora prima che i seggi chiudessero. Ora è chiaro che la nostra azione politica al Comune di Viterbo è stata coerente e cristallina prima, durante e dopo le elezioni - prosegue Micci - riconfermata ad ogni seduta di consiglio comunale con un’opposizione sempre netta e decisa su quelle iniziative della maggioranza che, a nostro avviso, non fanno il bene della città. Per questo, in virtù di un nostro posizionamento in consiglio comunale che è andato avanti sempre in linea retta e mai ondivaga, siamo disponibili a firmare la mozione di sfiducia al sindaco Frontini anche oggi. Anzi, rilanciamo: nel caso in cui non si riuscissero a trovare i consiglieri necessari per abbassare il sipario su questa amministrazione, siamo pronti a proporre a tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, la mozione di sfiducia a quegli assessori che in questi due anni di mandato non sono stati in grado di dare le risposte che la città si aspettava. Riteniamo opportuno e doveroso provare in tutti i modi a mettere fine allo strazio inflitto alla città da una gestione fallimentare che in certi casi non sa più nemmeno garantire l’ordinario, laddove il sindaco non riesca a trovare il coraggio e l’onestà intellettuale per dire ad alcuni suoi fedelissimi che fare l’assessore non è il suo “mestiere”. Dal sindaco Frontini, per l’amore verso la città che ha sempre proclamato, ci aspettiamo un resoconto oggettivo, scevro da sentimentalismi, dei risultati ottenuti dai suoi assessori, con la stessa determinazione con cui, poco tempo fa, sentenziava lo scarso rendimento di alcuni dipendenti comunali. Chi meglio di lei, che ha sempre dichiarato di non stare sotto scacco dei partiti, può fare e disfare come vuole il suo esecutivo secondo criteri di competenza e contenimento dei costi? La mozione di sfiducia ad alcuni assessori – dice ancora Micci – laddove non si riuscirà a trovare i numeri per la fine anticipata di tutta l’amministrazione civica, dimostra la concretezza delle nostre intenzioni, e sgombra il campo da chi oggi parla di sfiduciare il sindaco Frontini solo per accaparrarsi qualche simpatia».