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CIVITAVECCHIA – «Valutare, con gli uffici responsabili di Csp, di poter organizzare un incontro pubblico con l’utenza al fine di verificare se ci possono essere punti di incontro per rimuovere parte dei disagi o per rendere il servizio aderente all’esigenze dell’utenza e rendere noto, con l’esercizio della nuova modifica e dopo un mese che si è entrati nell’ordinarietà (superata quindi la fase del trasporto gratis), quanta nuova utenza abbia impiegato il Tpl locale». Sono queste le richieste che arrivano dal consigliere civico Vittorio Petrelli ed inserite in un’interrogazione rivolta al sindaco Ernesto Tedesco, incentrata sul nuovo piano del trasporto pubblico locale, in sperimentazione in questi giorni.
Petrelli ha ricordato che, nel corso della discussione nella competente commissione consiliare, è stato dichiarato «che questa modifica del programma di esercizio del trasporto pubblico locale veniva realizzato con l’obiettivo di intercettare una utenza maggiore e che, a tal fine – ha spiegato – tale modifiche sarebbero state pubblicizzate opportunamente, indicando i nuovi percorsi delle linee e le loro frequenze. Questa comunicazione è mancata e con esso la nuova utenza che ci si aspettava. Le nuove modifiche stanno comportando forti disagi alla vecchia utenza, per lo più anziani, che reclamano ed alcuni di questi dichiarano di non poter più ricorrere all’uso del trasporto pubblico locale rinunciando ai trasferimenti con gli automezzi pubblici oppure di dover ricorrere a trasporti con automezzi privati dei propri figli. Pur apprezzando l’impegno che è stato profuso nelle modifiche, pur riconoscendo che i principi che sottendono questa modifica rientra tra i principi più comuni adottati nell’esercizio di vari servizi pubblici del traporto pubblico è altrettanto vero che l’utenza ha comunque un ruolo che non si può disconoscere – ha sottolineato Petrelli – viene da chiedersi se non fosse stato più utile organizzare a priori incontro preventivi e partecipativi con essa».
Anche la notizia di ieri, relativa al fatto che alcune modifiche sono state recepite dal gestore del servizio, secondo il consigliere non va a risolvere i problemi, perché «rimangono – ha concluso – modifiche parziali e comunque di chi ha avuto tale opportunità”.