LADISPOLI - I lavori della ciclabile che da Torre flavia consentirà di raggiungere la stazione ferroviaria, in pieno centro città, continua a dividere e a suscitare polemiche. A chiedere lo stop dei lavori, a quello che definisce uno «scempio», è la consigliera Amelia Mollica Graziano. «Il progetto della pista ciclabile è un progetto pericoloso per ciclisti, pedoni e automobilisti perché percorre attraversamenti stradali e passi carrabili, ogni 30 metri. Un progetto che ha tolto e toglierà centinaia e centinaia di parcheggi all'interno della città, senza aver pensato come risolvere prima il problema. La domanda nasce spontanea - prosegue il consigliere d'opposizione - il sindacoha preso visione prima di dare il suo ok a questo progetto, incongruente e incompatibile con le esigenze della nostra realtà?». E mentre i lavori per la realizzazione del progetto, finanziato dalla Regione e in parte anche dal Comune, Mollica Graziano punta i riflettori anche sulle strade interessate. Dopo via Roma e parte delle vie che costeggiano il lungomare a nord della città, ci sono anche «via Odescalchi» per poi proseguire «verso la piazza centrale», passando per «viale Italia fino alla stazione». «Il viale Italia merita molta più attenzione - incalza ancora il consigliere d'opposizione - perché è il biglietto da visita della nostra città. Fermiamo questa follia, non si può progettare senza logica, senza buon senso e senza lungimiranza. Il futuro della città per i prossimi decenni ha bisogno di programmazione in tuti i settori della vita cittadina. Invitiamo il sindaco - conclude Mollica Graziano - a convocare urgentemente un consiglio comunale aperto, "Questo progetto va fermato subito" prima che continui a generare ulteriori danni». +

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