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CERVETERI - I problemi idrici del Sasso «nascono dal fatto che non piove». Sarebbe questa la spiegazione data da Acea al consigliere d'opposizione Gianluca Paolacci. Dal 21 giugno scorso i cittadini devono fare i conti con i rubinetti a secco o con solo unfilo d'acqua che sgorga dai rubinetti di casa. Non sufficiente per le esigenze di una famiglia, soprattutto durante il periodo estivo. La causa a quanto pare risiderebbe soprattutto nell'assenza di piogge. «Questo è vero - commenta il consigliere Gianluca Paolacci - ma è pur vero che nel 2024 i problemi andrebbero analizzati quando si palesano e andrebbe trovata una soluzione affinché questo non si verifichi più. La mancanza di programmazione purtroppo, invece, fa scattare l'allarme solo nel momento in cui si manifesta il problema». Situazione critica non solo al Sasso ma anche a Due Casette, a Marina di Cerveteri, Campo di Mare e Pian della Carlotta. «Provate ad immaginare di arrivare a casa dopo una giornata di lavoro e non poter fare la doccia perché non c'è acqua. Sarebbe insopportabile per chiunque». «Ho provato a sentire Acea ma anche loro si trovano a dover combattere problemi troppo grandi. Allora bisogna fare, preventivamente, incontri, tavoli di lavoro congiunti, analizzare la situazione, individuare i punti critici e pianificare strategie per far sì che questo tipo di problema non si manifesti più. Se c'è da fare altri pozzi si facciano. Se c'è da aumentare la portata di alcune condotte si aumentino, se c'è da essere più severi e rigidi su chi usa l'acqua potabile per irrigare o lavare l'auto lo si faccia. Il cittadino - conclude Paolacci - non può continuare a pagare colpe che non ha. L'amministrazione ha il dovere di trovare le soluzioni perché la vita dei cittadini nel quotidiano sia migliore».
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