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LADISPOLI - Nulla da ridire alla Proloco che anzi «è un valore aggiunto per la nostra città». Ladispoli Attiva torna ancora sulla "questione Capodanno". Due i punti sotto i riflettori sui quali il primo cittadino Alessandro Grando, nella sua replica, «non è entrato nel merito»: «Le modalità di affidamento alla Proloco e la rendicontazione che per noi sono poco trasparenti e poco analitiche». Per quanto riguarda l'affidamento della somma necessaria alla realizzazione del Capodanno in piazza, alla Proloco, Ladispoli Attiva critica proprio le modalità: in sostanza dato che il contributo ricevuto dall'Ente viene successivamente trasferito «al 98% ad un fornitore che poi realizza l'evento e che altrimenti non lo avrebbe ricevuto in modo diretto ma solo attraverso la partecipazione ad un bando», perché allora non procedere direttamente «alla pubblicazione di un bando di gara», dato peraltro che si parla di «cifre ingenti»?, si domandano dal movimento civico di opposizione. In questo modo si eviterebbe «un inutile passaggio di denaro».
E poi c'è la questione della rendicontazione. «Parlando di cifre alte il Comune deve sapere come vengono spesi quei soldi» incalzano ancora da Ladispoli Attiva evidenziando come invece dal fornitore vengano rilasciate delle fatture poco eloquenti con «saldo spettacolo, anticipo capodanno in piazza ... non entrando nel merito dicendo cosa ha venduto» (riferendosi al costo di ogni singola attività come ad esempio il montaggio del palco, il service ... ). «In tutte le rendicontazioni sono tre gli aspetti che bisogna conoscere: le spese effettive, se sono congrue e ammissibili». Insomma, il Comune dovrebbe «controllare cosa è stato acquistato ma non lo fa». Ed è proprio su questi aspetti che il primo cittadino «non ci ha risposto».
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