SANTA MARINELLA – “Sono a dir poco allibito delle esternazioni fatte dal signor Marino, che commentando la recente riqualificazione del Parco Cuffaro, ha praticamente detto che i bambini non avevano alcun bisogno di uno spazio ludico sicuro e di nuove giostre. Non bastasse, ha pure lasciato chiaramente intendere che tutte le opere di pulizia dell’area verde sono state del tutto inutili, perché essendo i cittadini di Santa Marinella un popolo di vandali, presto il parco sarà nuovamente devastato. Insomma, questa amministrazione avrebbe solo perso del tempo e dei soldi, perché i santamarinellesi non meritano certo che si compiano simili opere per rendere più vivibile la città”. La dichiarazione, è del sindaco Tidei, che si è detto stupefatto del commento del candidato sindaco della lista Io Amo Santa Marinella Stefano Marino, sulla questione del restyling di Parco Cuffaro. “Questa, in estrema sintesi – continua Tidei - la tesi sostenuta da un personaggio che pur avendo una cosi scarsa considerazione di Santa Marinella e dei suoi abitanti, si candida a divenire sindaco. Non è certo mio compito entrare nel merito delle sue scelte, che rispetto, ma ritengo invece doveroso spendere una parola a difesa dell’operato di questa amministrazione e dei cittadini. Mi spiace, ma utilizzare risorse per riqualificare e rendere agibili i parchi pubblici, non lo ritengo certo uno spreco di denaro, anzi, l’esatto contrario. Oltre ad aver apprezzato davvero la creazione della nuova area giochi, sono più che sicuro che la maggior parte degli abitanti si impegnerà affinchè queste opere durino nel tempo e nessuno si recherà a Parco Cuffaro per compiere atti vandalici”. “E’ davvero la prima volta in 50 anni di pubblica amministrazione – conclude il sindaco - che mi ritrovo costretto a difendermi, ma questa volta siamo davvero al teatro dell’assurdo, cioè mi devo difendere da un’accusa di aver messo in sicurezza un luogo che era finito nel degrado. Forse siamo su scherzi a parte altrimenti non riesco a darmi altre spiegazioni plausibili”. ©RIPRODUZIONE RISERVATA